Ma come abbiamo detto, il Boeucc ha storia lunga e fortunata anche dopo la sua trasformazione in ristorante a Milano. Negli anni trenta, erano clienti regolari tutti i titolari dell’Inter: ma mangiava qui anche Guido Piovene, lo scrittore che abitava a Palazzo Belgioioso, e musicisti – in incognito – del calibro di Bernstein o Horowitz. Maazel, perso in un dessert, arrivò in ritardo al suo concerto alla Scala, e – grande marchio d’onore – Eduardo de Filippo dichiarava che, fuori da Napoli, era qui che gli servivano i migliori spaghetti pomodoro e basilico. Negli anni quaranta, oltre ai sindaci di Milano che arrivavano da Palazzo Marino – a un passo dal ristorante – pranzavano qui la duchessa di Kent e Caroline di Monaco… e ancora oggi al Boeucc mangia un’elite di imprenditori, politici, artisti e scrittori.
E il menù? Un connubio fra la tradizione di ogni ristorante a Milano e un gusto per l’eccellente pescato fresco. Fra i tanti antipasti merita sicuramente menzione l’Antipastino di Mare che Toscanini stesso insegnò allo chef per avere qualcuno che glielo preparasse quando era a Milano; e fra i primi, chi non volesse assaggaire il tipico Risottino alla milanese con pistilli di zafferano sarà conquistato dai tagliolini al tonno e carciofi. Ma è nei secondi, dalla trifolata di filetto e porcini al fritto di scampi e calamaretti, e nei dessert come l’eccellente gelato di castagne con zabaione al recioto di soave, che è possibile gustare al massimo la straordinaria ricerca gastronomica che ha fatto del Boeucc il locale leggendario che è.