Tutto è iniziato dai primi e-book, per poi passare attraverso le lavagne interattive multimediali, per arrivare infine al Covid, che ha costretto gli studenti alla tanto odiata didattica a distanza; fatto sta che quello che era fin da subito prevedibile è successo: la digitalizzazione è arrivata, con non poca difficoltà, anche nel mondo scolastico, portando delle sfide importanti in un campo che necessitava di una ventata di modernità; Sfide che sono presto diventate delle opportunità soprattutto per l'apprendimento di quelli che saranno gli adulti di domani.
Le piattaforme di e-learning
Entrate nel linguaggio comune a seguito della pandemia, sono ora uno strumento indispensabile sia per seguire dei corsi a distanza, basti pensare alle tante università telematiche, sia per non perdere giorni di lezioni in caso di assenze prolungate, ma sono anche l'opportunità per gli Studenti di partecipare a corsi, conferenze e dibattiti con altri studenti in ogni parte del mondo, potendo interagire, scambiare opinioni e confrontarsi, permettendo l'arricchimento non solo del proprio bagaglio culturale, ma anche di quello personale, emotivo e comunicativo.
I contenuti multimediali
Gli studenti di oggi, sono ragazzi nati con il cellulare in mano, e sono quindi purtroppo più abituati a leggere da uno schermo che da un libro.
I contenuti multimediali possono quindi diventare una modalità di apprendimento più veloce e più semplice, che andrebbe maggiormente utilizzata dagli insegnanti in quanto possono riuscire a stimolare di più l'interesse dei giovani.
Inoltre, i vari spazi utilizzabili come aule virtuali sono uno strumento in mano al docente per condividere informazioni, testi, compiti e materiale scolastico in generale.
Le sfide da affrontare
Se gli studenti sono sicuramente pronti a far entrare la tecnologia a scuola, non altrettanto si può dire degli insegnanti italiani, o almeno di una buona parte di essi.
Al contrario dei giovani, loro hanno vissuto gran parte della loro vita senza internet, e un numero ancora troppo importante non sa utilizzare bene il proprio cellulare, figuriamoci degli strumenti didattici.
Andrebbero fatti dei corsi di formazione sull'argomento, in modo che chi sale in cattedra possa capire la potenzialità della digitalizzazione e sfruttarla al meglio, creando al contemporaneo una connessione positiva con i propri alunni, che si sentirebbero sicuramente maggiormente stimolati e compresi vedendo una scuola moderna che utilizza quelli che per loro sono strumenti di normale quotidianità.
La sfida della connessione
Altra sfida che ci si trova ad affrontare, che non riguarda gli insegnanti, è quella di velocizzare e ampliare le reti di connettività.
Tutti gli strumenti digitali funzionano tramite internet, e in molte zone d'Italia la connessione è ancora scarsa e poco efficiente, o addirittura mancante quasi completamente.
Gli organi preposti dovrebbero investire sulla connettività, dando la possibilità alla scuola di apportare una vera rivoluzione digitale tra i banchi, e permettendo a tutti gli studenti di poter usufruire di questa nuova modalità di istruzione, indipendentemente da quale parte del paese si trovi in quel momento .
La strada è sicuramente ancora molto lunga, ma l'impegno c'è, gli studenti sono pronti, la scuola e gli insegnanti si stanno preparando.
Ci sono molti ostacoli da superare e tante sfide da affrontare, ma le opportunità derivanti dall'ingresso della digitalizzazione a scuola sono troppe per non stare al passo coi tempi.