Un investimento alternativo: aprire una lavanderia

Non sono anni facili, questi, per la vasta massa delle persone. Il lavoro non è molto, e non sembra mai esser certo, il futuro appare poco stabile, e alla fine del mese sembra sempre di arrivare con l’acqua alla gola e il conto quasi in rosso. In periodi come questi, sarebbe logico cercare una rendita integrativa, anche piccola, dai risparmi accantonati in anni più sereni; ma purtroppo, gli investimenti ragionevolmente sicuri non rendono quasi nulla, e quelli con un buon utile sono assolutamente troppo rischiosi per impiegarvi i risparmi di una vita. Come opzione, tuttavia, sta prendendo piede sempre più l’idea di aprire piccole attività self-service, che sembrano dare validi rendimenti – in molti , specialmente, scelgono di aprire una lavanderia a gettoni.

Il motivo fondamentale per cui si possono giudicare le attività self-service come un genere di investimento, anzichè un secondo lavoro, è molto semplice: non richiedono tempo per essere gestite, anzi passarvi la giornata per il titolare è, in effetti, esplicitamente proibito dalla legislazione. Per questo motivo, una volta comprate le attrezzature e avviata l’attività, questa continua da sola, generando i suoi introiti autonomamente – proprio, se vogliamo fare un paragone, come la cedola di un titolo di stato o gli interessi su un investimento. Inoltre, non avendo operatori nè impiegati, hanno anche una amministrazione semplificatissima e dei costi vivi limitati alle spese energetiche e d’acqua e all’affitto, che per i piccoli locali necessari risulta anche diminuito..

Ciononostante, questi sono vantaggi comuni, tutto sommato, a tutte le attività che denominiamo come “self-service”. Oltre a questi, la lavanderia a gettone ne offre di propri, significativi, che la fanno brillare come investimento senz’altro superiore e preferibile, a parità di condizioni. Il servizio offerto dalle lavanderie a gettone, infatti, ha dalla sua di essere basilare (il bucato devono farlo tutti) semplice (usare i macchinari di una lavanderia self-service è davvero facile) e conveniente (per i risultati ottenuti, e rispetto ai costi di una lavatrice domestica, i prezzi sono davvero ridotti). Tre fattori che possono davvero far ben sperare gli investitori.

Naturalmente, questo non significa – sarebbe impossibile – che aprire una lavanderia self-service equivalga all’aver risolto, senza una inquietudine nè una difficoltà e per sempre – I propri problemi economici. Come qualunque altra attività, anche questa può essere danneggiata, in maniera ora tenue, ora pesante, ora catastrofica, da una serie di errori, soprattutto commessi durante l’avviamento, e che possono capitare a chi si trovi ad essere alla sua prima esperienza e a mancare di conoscenze specifiche. Esistono, proprio per questa motivazione, società che offrono servizi di consulenza esperta e di apertura “chiavi in mano” di lavanderie self-service.

Ad ogni modo, è possibile ravvisare facilmente tre buoni consigli da seguire quando ci si lancia in questa attività, per impedire gli errori più grossolani che potebbero compromettere i propri rendimenti:

1- selezionare con cura la location, dove ci sia un transito significativo di persone e quindi di clienti;

2- scegliere con cura I macchinari, perchè macchine esteriormente simili possono avere costi e rese completamente differenti;

3- selezionare con cura I manutentori: il fermo macchina va evitato e comunque limitato nel tempo il più possibile con interventi rapidi.

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This article was written by Francesco Balletti

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