Voti nuziali, tutto quello che c’è da sapere

I voti nuziali, o promesse, sono le intenzioni e appunto le promesse, che gli sposi si scambiano, prima che la loro unione venga effettivamente formalizzata con il matrimonio.

Lo scambio dei voti è uno dei momenti più caratteristici del matrimonio e spesso anche uno dei più emozionanti, ma in molti casi si prende a riferimento il rito visto in qualche film americano, quello in genere adottato in Italia è un po' diverso, ci sono poi sostanziali differenze anche tra le promesse pronunciate in chiesa e quelle di un matrimonio civile, insomma c'è parecchio da sapere, ecco qualche piccolo approfondimento a riguardo.

Origine ed evoluzione dei voti nuziali

Il senso dei voti nuziali, quasi dei veri e propri legamenti d’amore, è sia tradizionale, che religioso e non ultimo burocratico, ma come e quando nascono? Una volta le promesse, coincidevano con il fidanzamento o meglio con l'avvio ufficiale dei preparativi delle nozze. Lo sposo chiedeva la mano della sposa al padre di lei, le donava l'anello e i due si impegnavano reciprocamente scambiandosi le promesse.

Oggi le cose sono un po' diverse. La promessa di matrimonio, o consenso, resta però una tappa obbligatoria. Infatti non si tratta solo di un momento emozionante, ma di un atto ufficiale, con il quale si comunica al mondo la propria intenzione di unirsi in matrimonio.

Come scrivere delle promesse originali

Quando ci si sposa ci si trova a dover seguire molti riti e tradizioni, spesso ben codificati e in alcuni casi suscettibili di non poche varianti su base locale. Sposarsi a Milano non è come farlo a Napoli. In genere comunque gli sposi si trovano a dover rispettare parecchie regole e ad avere tutto sommato uno spazio di manovra limitato. Le promesse possono diventare un momento in cui prendersi dello spazio per comunicare con un linguaggio e trasmettendo messaggi, che effettivamente li rappresentano di più, ma sarà sempre bene non esagerare troppo con l’originalità, che non necessariamente verrebbe apprezzata da tutti gli amici e parenti presenti.

Non esiste un modo impeccabile per scrivere le promesse di matrimonio, ma senza dubbio ci sono alcuni accorgimenti che tornano parecchio utili. Per prima cosa è giusto prestare attenzione alla forma. Se si parla di sentimenti è il cuore, o se si preferisce la sostanza ad essere importante, ma la forma ha comunque il suo ruolo, delle promesse sgrammaticate non fanno certo fare bella figura, inoltre non scordiamoci che tra video ufficiale e quelli ripresi dai presenti con lo smartphone, quel momento verrà immortalato per sempre.

Scegliere termini semplici e parlare con il cuore è un altro buon suggerimento. Anche essere piuttosto brevi è un ottimo consiglio. Le promesse vanno sempre rilette con attenzione e se si ha una buona memoria, potrà essere preferibile recitarle anziché leggerle, il tutto sarà più naturale ed emozionante.

Infine, se volete dei voti nuziali originali e veramente memorabili, perché non affidarne la scrittura ad un esperto. Ormai il matrimonio, compreso il più minimale, richiede la partecipazione e l’impegno di tanti differenti professionisti, come un wedding coordinator o un wedding planner, alcuni sono anche molto abili nella stesura delle promesse o comunque sanno a chi rivolgersi per produrne di memorabili.

Voti nuziali nel matrimonio civile e religioso

I voti nuziali nel matrimonio civile e in quello religioso hanno nette differenze. Nel rito religioso cattolico, in genere è possibile scegliere fra tre diverse formule, tutte con la classica manifestazione del consenso. Nella cerimonia cattolica (quella in chiesa che in genere molte spose sognano, anche se non propriamente credenti e praticanti) la formula di gran lunga maggiormente utilizzata è: “Io (nome sposo) accolgo te (nome sposa) come mia sposa, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.

Che viene poi ripetuta dalla sposa, ovviamente riformulata a dovere. In alternativa, non è raro l’utilizzo di formule come: “vuoi unire la tua vita alla mia” o, recitata in contemporanea dagli sposi, “promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di sostenerci l’un l’altro tutti i giorni della nostra vita”.

Nelle nozze civili, ovvero quelle celebrate in Comune o comunque non da un sacerdote, i voti nuziali possono essere scambiati in modo ancor più libero, spesso usando delle citazioni, come delle poesie o parti di testi di canzoni d’amore. In genere gli sposi scelgono di pronunciare i loro voti subito prima o subito dopo la lettura degli articoli del Codice Civile che regolano il matrimonio, ma anche su questo, nel rito civile c’è notevole flessibilità.

This article was written by Francesco Balletti

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