I criteri per la scelta delle porte interne

Di quanti elementi è costruita una casa – e quanto sono tutti importanti nel renderla bella e ospitale per chi vi abita! Elementi costruttivi ed elementi decorativi: scelte di colori, scelte di materiali, illuminotecnica… tutti piccoli pezzi che fanno in modo che un’abitazione possa diventare realmente “casa”. E fra questi è disgraziatamente spesso sottovalutato, senza un giusto motivo, un elemento importantissimo, che unisce aspetti funzionali ed estetici: quello delle porte in legno.

Se infatti l’evoluzione tecnologica, insieme a quella del gusto e del design, ha diffuso nell’arredo molti altri materiali, parecchi dei quali hanno conquistato grande popolarità, è tuttavia vero che nessuno di questi è riuscito a sottrarre al legno la sua posizione preferenziale come materiale per le porte di buon livello. Per arredatori e architetti, le scelte legate alle porte sono moltissime, se preferirle a battente o scorrevoli, quale colore e finitura dare, se introdurre vetrate artistiche: ma a non essere mai in dubbio è la regola che non ci siano materiali migliori, per estetica e valore, del legno, di qualsiasi essenza, per costruire una buona porta interna.

Ma in che modo si può selezionare una porta per interni che sia davvero all’altezza della propria casa, in cui si è tanto curato ogni elemento? I criteri per questa scelta, come per moltissimi altri elementi di arredamento e abbellimento di una casa, non sono sicuramente pochi; tuttavia, analizzando il problema insieme a chi se ne occupa ogni giorno da un punto di vista professionale, è possibile trovarne alcuni sui quali basare una scelta ragionata e intelligente. Tali criteri derivano dall’analisi di cosa sia in effetti una porta, e di conseguenza di quali caratteristiche abbia necessità per essere definita un’ottima porta.

Per prima cosa, in quanto è un elemento di arredo che si ripete all’interno della casa, e che spesso è presente in numeri significativi – dopotutto, ogni stanza ha una porta – è basilare che una porta interna sia bella. E al di là del particolare gusto estetico, possiamo di sicuro ritrovare dei criteri di valutazione obiettivi della bellezza, come l’attenzione a mantenere in tutte le porte di una stessa casa l’identica fiammatura del legno e lo stesso punto di colore. Tali caratteristiche, possibili solo a chi costruisce su progetto e non per il magazzino, rendono le porte di elevata qualità.

Secondo criterio che vale la pena valutare, specialmente in quanto viene molto spesso dimenticato, è quello che riguarda l’aspetto funzionale della porta. Il lavoro a cui è sottoposta – aprirsi e serrarsi migliaia e migliaia di volte – richiede un funzionamento eccellente per darci un soddisfacente livello di comfort. Immaginiamo infatti il microstress, ripetuto e quindi ancora più indesiderabile, di una porta che ogni volta che viene aperta cigola stridulamente, magari di notte, svegliando tutti nelle altre stanze, o di una porta che, gonfiata dall’umidità, si incastra nei battenti, o infine di una porta che non è ben allineata e quindi si apre con la minima folata di vento. Tutto questo ci porterà a cercare quindi delle porte genuinamente confortevoli.

Terzo e ultimo elemento di valutazione, da non confondere con il precedente, è infine il criterio di solidità. Un segno inconfondibile di una porta di scarsa qualità è quello di essere realizzata con materiali scadenti, più leggeri, proni a espandersi per l’umidità, al deformarsi con il tempo, a creparsi. Una porta di elevata qualità, invece, è costruita unicamente con materiali di prima scelta, come il listellare di legno massiccio, che la rende di una solidità a tutta prova.

This article was written by Francesco Balletti

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